“Cari colleghi genitori,
sono sicuro che molti di voi sentiranno, come me, la pesante responsabilità che ricade sulle nostre spalle per ciò che concerne il futuro dei nostri figli.
Abbiamo visto gente che riesce nella vita, e altri che non riescono.
Vogliamo che i nostri ragazzi siano tra coloro che riescono, e sappiamo che il loro fallimento o il loro successo dipendono in larga misura dal tipo di educazione da essi ricevuto e dalla personalità che si sono formati.
E quest’educazione e personalità dipendono in larghissima misura da noi.
Molti di noi sono consci della nostra responsabilità in questo campo, e al tempo stesso del fatto che manchiamo di risorse.
Non abbiamo nessun addestramento specifico come educatori, abbiamo poco tempo libero, non possiamo permetterci spese scolastiche elevate.
Eppure queste temporanee incapacità da parte nostra rischiano di mettere a repentaglio il futuro dei nostri figli.
Li mandiamo alle scuole migliori che possiamo permetterci, ma la formazione scolastica dà loro tante ore di leggere, scrivere e far di conto, e ciò non basta per assicurare la riuscita nella carriera di un uomo.
Guardate ai molti uomini famosi che si sono fatti dal nulla.
Non è stato il «leggere, scrivere e far di conto» che ha fatto far loro strada.
E allora, cos’è stato? È stato il loro carattere.” Lettera ad un genitore-B.P.
Ricordo da guida di aver guardato le mie capo come si guardano delle super eroine: inarrivabili e mature. “Prendi esempio da loro!” mi diceva sempre mia mamma. Guardando indietro ora, con gli occhi di capo, capisco che non erano altro che donne in cammino. Donne innamorate (proprio come me ora) principalmente di due cose: 1) del metodo scout 2) delle ragazze coraggiose che Dio ha voluto affidarmi.
Leggendo la lettera che Baden ha voluto scrivere ad un genitore è sorta spontanea in me la domanda che lui porge al suo destinatario: cos’è che fa fare strada? Una sola, ovvia risposta IL CARATTERE. Per fortuna ognuna di noi è diversa; ognuna gode del proprio carattere, avvantaggiata dai propri punti di forza e messa alla prova dalle proprie debolezze. Ma cosa fa la differenza allora? B.P. ci invita a ricercare in ognuna delle nostre sorelle, scolte, guide, coccinelle o fratelli capi, il 5% di buono e, una volta trovato, valorizzarlo ed amarlo così tanto da farlo diventare la parte predominante! Certo, non siamo invincibili… quando questo 5% fa fatica a farsi trovare ho scoperto che pregare per una persona“funziona” più di mille attività. E allora ecco cosa fa la differenza: AVERE QUALCUNO CHE CREDE IN NOI. Le nostre ragazze sono coraggiose! Se solo sapeste, cari genitori, quanto coraggio ci vuole per rinunciare ad un compleanno o ad una festa tra amici per partecipare ad un uscita, al vestitino per indossare l’uniforme o alle vacanze tra amici per partecipare al campo scuola di formazione. MA tutti questi piccoli passi fanno diventare le nostre ragazze un po’ alla volta sempre più forti, più indipendenti e, senza nemmeno accorgersene, anche leader nel loro gruppo di amiche. Perché loro sanno scegliere il meglio per loro stesse e divertirsi con esperienze sane. Sanno scegliere ed è questo che farà in modo che in futuro il datore di lavoro preferirà loro al centodieci e lode di turno. E allora, l’unica cosa che posso fare dopo 15 anni di scautismo è RINGRAZIARE i miei e voi genitori per essere stati così lungimiranti e per aver chiuso un occhio (alle volte tutti e due) davanti agli scarponi infangati, lo zaino in cucina per delle settimane, il ritardo della domenica a pranzo. Tutto questo verrà compensato dagli occhi vivi, brillanti, pieni di luce e di amore che scopriremo giorno dopo giorno quando le nostre coccinelle, guide e scolte saranno diventate delle meravigliose donne di carattere! E allora, buona strada genitori!
Cristina