La spada maledetta

Quest’anno il campo l’abbiamo fatto a Sant’Elena nell’immenso giardino di villa Miari De Cumani. Il campo è cominciato il giovedì tredici aprile ed è finito il sabato successivo.

Alla partenza sono salito in macchina con la solita svogliatezza del “pre-attività” ma come al solito al ritorno ero di tutt’altro umore. Appena arrivati abbiamo subito montato tenda e angolo e qualche confort in più che ci avrebbe aiutato a stare più comodi. Subito dopo pranzo è iniziato il vero e proprio campo con tutte le sue attività e giochi.

Tra tutto quello che abbiamo fatto la cosa che mi è piaciuta di più (anche se non abbiamo vinto) è stata quella che è durata più a lungo ed infatti valeva più rupie: un giocone, adesso vi spiego un po’ la storia. E’ arrivato un nobile cavaliere a chiederci una mano: dovevamo aiutarlo a recuperare la spada simbolo della sua famiglia, però non era così semplice e immediato. Questa spada era vittima di una maledizione ed era piantata fissa nel terreno e non si riusciva a tirarla fuori; era anche tutta viscida e piena di olio (credo) quindi parecchio scivolosa. L’unica soluzione era quella di cercare seguendo delle marce all’Azimuth degli attrezzi speciali che avremmo poi potuto sfruttare per scavare più facilmente. Trovata vanga e piccone ci siamo messi all’opera e abbiamo iniziato a scavare solo che sul più bello è arrivata la squadra avversaria, abbiamo ingaggiato uno scontro con loro e ovviamente abbiamo perso. Dopo poco gli altri sono riusciti a estrarre la spada. Noi eravamo con la Squadriglia Bisonti e stavamo anche per vincere ma, mentre noi eravamo più forti fisicamente, gli altri (Cervi e Falchi ) erano più forti tatticamente ed infatti hanno vinto loro.

Come al solito alla fine del campo mi è dispiaciuto andare via ma dopo tre giorni di campo una bella doccia ci stava!

Buona caccia!

Sebastiano Resente, Rinoceronte Ribelle

Author: Francesco Miricola

Share This Post On

Rispondi a ocssbvetao Annulla risposta