Gli anni scorsi il campo pasquale lo facevamo sempre in posti particolari vicino al mare oppure vicino ad un celebre fiume come il Piave. Questo anno abbiamo fatto una cosa diversa:
siamo andati a Villabalzana.
Spedito sono partito subito con l’idea “Uffa che noia, al solito su per i monti”. Voglio dire, spesso i monti sono da molti ritenuti sempre uguali, e poi vicino al Piave o ad altre acque ci si può divertire in modi alternativi, come fare la gara di chi ha la barchetta di carta che va più avanti. Ammetto però che questo anno mi sono quasi divertito di più rispetto agli anni scorsi, non so cosa avesse di speciale quel posto ma di sicuro ci tornerei per fare un altro ultimo campo Pasquale.
Quando siamo arrivati faceva caldissimo ma con calma abbiamo comunque montato sotto il sole la tenda e l’angolo. Subito dopo sono cominciate le varie attività, distribuite tra i tre giorni di campo.
Personalmente penso che la cosa che mi sia piaciuta di più sia stata la gara di cucina che abbiamo vinto a parità con la squadriglia dei Cervi. Mi è piaciuto tantissimo organizzare le varie portate, e mi ha fatto venire voglia di fare qualche altro giorno lì.
Del resto sono stati molto belli anche i giochi, i momenti di squadriglia e anche le riflessioni. Queste ultime erano organizzate sul significato di tre parole chiave: Coraggio, Fermezza e Pazienza.
È stato poi divertentissimo il bivacco con poi la mitica caccia alla volpe. 
Mi sono veramente divertito un sacco: la parte migliore è quando tu sei nascosto dentro un cespuglio e gli esploratori che devono trovarti ti passano davanti senza accorgersi che lì ci sei anche tu a qualche metro di distanza.
Allo smontaggio delle tende e degli angoli mi dispiaceva andare già via. Come al solito del resto. Questo è il mio ultimo anno di esploratore, e ancora mi sorprendo di quanto può significare essere uno scout.
Buona caccia a tutti.
Lince tenace
