Non avrei mai pensato di poter vivere e raccontare un’esperienza così bella: il Giubileo dei ragazzi.
Vorrei partire ringraziando, ovviamente, tutte le nostre capo per averci dato la possibilità di andare a Roma e anche Papa Francesco per aver organizzato questo Giubileo particolare per noi giovani.
Appena arrivati a Roma ci hanno dato il kit del pellegrino che aveva una croce con raffigurato il volto di Cristo e una bandana che rappresenta le 12 fatiche della misericordia.
Quello che mi ha colpito di più è stato il fatto che Papa Francesco aveva proprio pensato a noi organizzando sabato sera un concerto allo stadio Olimpico.
Gli artisti presenti erano molti: Arisa, Dear Jeack, Francesca Michielin, Shari, Rocco Hunt, Lorenzo Fragola, Moreno, Debora Iurato e Francesco Caccamo.
Lo stadio era pieno e c’è stata una carica, un’energia pazzesca per tutto il concerto. Io mi ricordo di aver perso la voce per quanto ho cantato e alla fine avevo male anche alle gambe perché continuavo a ballare.
Domenica ci siamo svegliate prestissimo perché siamo andate a San Pietro per la messa del Papa.
Noi scout siamo stati fortunati perché avevamo 2000 posti riservati, infatti ci trovavamo in una posizione a dir poco perfetta. Eravamo laterali, sulla via principale, e quarta fila quindi molto vicino.
Il tempo non era uno dei migliori ma comunque tutti erano felici e c’era proprio un bellissimo clima di festa.
La parte che mi ha colpito di più di tutta la messa è stata la predica che ha fatto il Papa perché ha parlato dell’amore concreto. Di manifestare il nostro amore alle persone a cui vogliamo bene concretamente cioè dobbiamo farglielo capire, cosa che a volte noi giovani non facciamo perché diamo per scontato. E di vivere ogni giorno come l’ultimo perché la vita è un dono di Cristo e dobbiamo viverla al meglio e in amore perché l’odio porta solo dolore e sofferenza.
Finita la messa il Papa è passato in mezzo alla gente con la sua macchina ed è passato vicinissimo a me, praticamente avevo Papa Francesco a due metri.
Nel pomeriggio abbiamo fatto le turiste, visitando Roma e abbiamo visto: il Colosseo, piazza Navona, piazza del Popolo, Fontana di Trevi, Quirinale e Castel Sant’Angelo.
Il giorno dopo siamo partite alla mattina così non siamo arrivate a casa tanto tardi.
Cosa dire. Tutto fantastico!
Questa esperienza mi ha proprio cambiato come persona sia negli scout, rendendomi più responsabile e unita alla mia squadriglia, ma anche nella vita di tutti i giorni rendendomi più consapevole. Se dovrei descrivere tutto con una parola direi: che il Giubileo mi ha donato più entusiasmo nel riuscire a donare agli altri più amore.
Ringrazio ancora le nostre capo perché è grazie a loro se abbiamo potuto vivere un’avventura come questa.
Concludo con una frase che mi ha fatto riflettere detta da Papa Francesco durante la predica: ” L’importante nella vita non è cadere ma non rimanere caduti”.
– Riparto la Ginestra –